OMC-MED ENERGY CONFERENCE SOTTOSCRIVE INTESA CON OME, OBSERVATOIR MÉDITERRANÉEN DE L’ENERGIE
COOPERAZIONE E INTEGRAZIONE NEL SETTORE STRATEGICO
OMC-Med Energy Conference ha firmato un protocollo d'intesa con l'OME, Observatoire Méditerranéen de l'Energie, organizzazione no profit nata nel 1991 che riunisce le principali aziende energetiche del Mediterraneo, per promuovere la cooperazione e lo scambio di know-how nell’area.
Nella transizione energetica in atto, OME e OMC sono sinergiche e possono trarre vantaggio dallo scambio di esperienze relative alle loro attività in campo energetico nel Mediterraneo, fondamentali per raggiungere lo sviluppo sostenibile verso obiettivi di decarbonizzazione.
A rendere significativa la firma dell’accordo – che avrà durata triennale ed è stato firmato dalla presidente di OMC-Med Energy Conference, Monica Spada, e dal direttore generale di OME, Houda Ben Jannet Allal - è ovviamente la tematica dell’energia sostenibile, a cui OMC dedicherà in maniera specifica l’appuntamento internazionale in programma a Ravenna dal 28 al 30 settembre.
A seguito dell’intesa, la Dott.ssa Ben Jannet Allal parteciperà all’edizione di OMC 2021 in programma a fine settembre; OME inviterà le proprie aziende associate a partecipare all’evento ravennate e supporterà il Comitato di Programma di OMC nell'individuazione di nuovi contenuti tecnici nel campo delle energie rinnovabili.
In prospettiva, verranno anche svolte iniziative comuni in termini di promozione, comunicazione e networking; tramite un apposito gruppo di lavoro, verranno organizzate conferenze, workshop e attività di formazione nel settore energetico nei paesi mediterranei e verranno definiti anche nuovi contenuti per le future edizioni dell’evento ravennate.
Dichiara Monica Spada, presidente OMC-Med Energy Conference: “La sottoscrizione di questo accordo internazionale apre nuove prospettive di crescita per la manifestazione. Non a caso, l’edizione 2021 presterà grande attenzione a tutto il bacino del Mediterraneo. La sfida della transizione energetica coinvolge tutti i Paesi e soltanto con una stretta collaborazione sarà possibile cogliere gli obiettivi al 2030 e al 2050”.
Houda Ben Jannet Allal, direttore generale di OME, afferma: “Le nostre proiezioni mostrano chiaramente che senza un drastico cambiamento nel modo in cui l'energia viene prodotta, distribuita e consumata nella regione, i paesi del Mediterraneo non saranno in grado di raggiungere i loro obiettivi in termini di transizione energetica e sviluppo sostenibile, come si evince dai loro impegni a lungo termine nell'ambito del quadro dell'accordo di Parigi. Solo una cooperazione regionale equa e giusta garantirà vantaggi reciproci per entrambe le sponde, consentendo ai paesi dell'UE di raggiungere i loro obiettivi di neutralità del carbonio e ai paesi del Mediterraneo meridionale e orientale di intraprendere rapidamente un processo di transizione energetica".
21-09-2021